Nome dialettale: Radìcio tondo

Genere e specie: Cichorium intybus L. (Cicoria comune, Radicchio) var. silvestre;

Famiglia: Asteraceae = Compositae

Storia e tradizione: Il Veneto si può considerare ben a diritto la patria del radicchio, intendendo come tale “le forme di cicoria a foglie colorate di rosso o variamente screziate e variegate”. Qui infatti a livello genealogico ebbe origine per primo il radicchio di Treviso. Successivamente, dal trevigiano si originò il Radicchio di Castelfranco, e poi solo nel 1930 il Variegato di Chioggia ha avuto origine dal Castelfranco, a seguito di lunghe selezioni massali che hanno permesso di ottenere cespi sempre più serrati e compatti.

L’origine del Radicchio rosso tondo non è ben documentata dagli autori di scritti dell’epoca, ma ancora forte è il ricordo dei vecchi ortolani del tempo, che hanno potuto testimoniare con esattezza l’anno in cui si nacque il Rosso tondo dalla cultivar di Variegato di Chioggia.Nel quaderno mensile dell’Istituto Federale di Credito per il Risorgimento delle Venezie, del marzo 1923, riscontriamo che il Radicchio era stato inserito nella rotazione agraria insieme ad altri ortaggi a seguito dell’interruzione dei rapporti con il resto della Penisola a causa della I°Guerra Mondiale che indusse l’interessamento di alcuni studiosi all’economia di Chioggia in quanto luogo di produzione alimentare per il dopoguerra. Tutto ciò è confermato nei “Cenni di economia orticola” di Pagani-Gallimberti dove viene indicata la tecnica colturale del radicchio ottenuto negli orti lagunari. In uno studio del 1935, gli “orti sperimentali di Chioggia”, si riscontrano studi sulle nuove varietà di ortaggi e cicorie con particolare riferimento al radicchio. Successivamente l’inserimento del radicchio nella normale rotazione agraria è documentato dall’ ”Orticoltura litoranea e lagunare nella zona di Chioggia” . La maggiore disponibilità di materiale da riproduzione e la scelta massale nei periodi più idonei, nonché l’anticipazione delle semine di due/tre giorni all’anno (con seme proveniente dalla produzione di testa), hanno permesso di ottenere delle popolazioni sempre più precoci e di migliorare la colorazione anche delle specie tardive, tanto che, attualmente, la coltivazione del Radicchio rosso di Chioggia si effettua tutto l’anno.

Descrizione del prodotto e della tecnica di produzione: Il Radicchio tondo rosso è una pianta con lamine fogliari rotondeggianti, strettamente embricate tra loro che formano un grumolo di forma sferica; tali foglie hanno colore rosso più o meno intenso con nervature centrali bianche.

Caratteristiche organolettiche e nutrizionali: Le foglie hanno sapore dolce o leggermente amarognolo e di consistenza croccante. Il Peso del cespo varia dai 180 a 400 grammi. Il Radicchio tondo rosso ha importanti proprietà terapeutiche: è depurativo, diuretico e lassativo. Consigliato nei casi di stitichezza, grazie all’elevato contenuto di vitamine A e C e ferro. Specie se cotto è un ottimo regolatore intestinale, facilita la digestione, la funzione epatica e stimola la secrezione biliare. È ottimo in caso di diabete, obesità ed insonnia. Particolarmente indicato per chi ha problemi di pelle, di artrite e reumatismi. Il resveratrolo, un polifenolo tipico dei pigmenti antocianici (rossi) del radicchio, è una sostanza benefica che riduce l’invecchiamento e in particolare riduce l’incidenza della degenerazione maculare, la principale causa di cecità.

Può essere consumato sia crudo che cotto, da solo o in insalate miste, oppure in abbinamento con altri alimenti e, data la vivace colorazione, si presta bene per guarnire i piatti. Grazie al sapore leggermente amaro e dolce si presta particolarmente bene alla preparazione dei primi piatti (risotti, lasagne pasticciate), ma è ottimo anche grigliato o soffritto con aglio, olio, spek, pancetta o lardo, oppure lessato o infornato con formaggio gorgonzola, panna da cucina ed impolverato con noce moscata.

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